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MONITOR


mer 15 febbraio 2017

MERCATI INCERTI (QUESTO È CERTO)

Pressione sui titoli, spread, Bce... Mentre si attende la presentazione del piano di taglio tasse annunciato da Trump, la domanda è sempre la stessa: come reagiranno i mercati? Le insidie dietro l'angolo sono le elezioni francesi, la seconda review Grecia, la solita Italia. Per ora di certo c'è poco, ma allacciamo le cinture.

20 mila miliardi di dollari, 700 miliardi di dollari: numeri della lotteria Powerball? Cifre del nuovo piano infrastrutture targato Donald Trump?
No, molto più semplicemente sono i numeri monstre raggiunti, sull’altra sponda dell’Atlantico, rispettivamente come capitalizzazione dallo S&P e da Apple. E mentre gli indici borsistici a stelle e strisce continuano il loro lento ma costante rally, la volatilità (indice VIX) tocca i minimi assoluti. L’American dream sta ora attendendo, con ansiosa impazienza, la presentazione del piano di taglio tasse annunciato da Trump e da lui stesso definito «fenomenale».
Sembra il mondo perfetto, il Goldilocks eterno. Al momento non si vedono rischi, anche se le insidie potrebbero venire dai soliti malumori, malesseri e malattie europee (elezioni francesi, seconda review Grecia, la solita Italia, etc.).
La pressione sui titoli governativi periferici europei è sfumata nelle ultime sedute, dopo che lo spread BTP-BUND aveva toccato, giovedì pomeriggio, quota 205. Adesso è rientrato in nell’area di maggior comfort a 185 punti base.
La pressione tambureggiante aveva incontrato resistenza, proprio giovedì, in un ventilato impegno di Mr. Draghi a proseguire le politiche accomodanti della BCE fino alla fine del suo mandato. È la solita funzione reattiva delle banche centrali a cui ormai siamo abituati, quasi condannati, schiavi di essa.
Mercati votati alla sindrome di Stoccolma: le banche centrali tollerano una determinata pressione, una certa volatilità, ma non oltre un certo livello. Anche per questo il mercato ha timore di mettersi “corto” con appuntamenti ancora così lontani: nei giorni in cui non hai notizie negative da prima pagina, il mercato ha voglia (e anche un po’ di spazio) per salire.
Se guardiamo, però, con un orizzonte più di medio periodo, l’unica certezza – al momento – è l’incertezza che ci aspetta per le prossime settimane.
Allacciamo le cinture di sicurezza e in attesa delle turbolenze in volo, godiamoci un buon bicchiere di champagne, spumante o retsina.

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