Decodificare il presente, raccontare il futuro

SURVEILLANCE%20CAPITALISM

LA CENTRALITÀ DELLA CINA NELLE SOCIETÀ GLOBALI. INTERVISTA A SIMONE PIERANNI, AUTORE DI “RED MIRROR”

Dopo aver pubblicato un estratto del suo ultimo libro, “Red Mirror”, abbiamo intervistato Simone Pieranni in merito a sorti e contraddizioni del capitalismo di sorveglianza cinese, che si appresta a rimodellare le odierne società globali e a mutare le nostre esistenze.

IL NOSTRO FUTURO SI SCRIVE IN CINA, “TRA DIECI MINUTI”

“Red Mirror” di Simone Pieranni indaga il capitalismo di sorveglianza cinese portandone a galla radici storiche e contraddizioni del presente. E a partire dalla Cina, dipana una riflessione urgente e globale sui dispositivi di controllo che stanno rimodellando le odierne società e mutando le esistenze di tutti noi. L’autore del libro, per dirla con Charlie Brooker, ci racconta «il nostro presente

CRYPTO: L’ANTITESI DEL CONTROLLO

Ogni dispositivo di sorveglianza, anche il modello H-460 di Crypto Ag e la sua versione ottimizzata, conserva sempre un punto debole, un glitch congenito e inevitabile: il fattore umano. Per questo, anche lo stato e la multinazionale con i dispositivi più potenti del pianeta possono essere fregati. L’agente Smith non è imbattibile, il Leviatano si può sconfiggere.

CRYPTO: LA TESI DEL CONTROLLO

La pandemia globale del nuovo coronavirus SARS-CoV-2 è la prima che si sviluppa nella fase del surveillance capitalism, in cui il valore non si estrae più dalle risorse naturali ma dalle soggettività umane. Dopo aver spoliato il pianeta, provocando la crisi del cambiamento climatico che a sua volta ha accelerato la diffusione di virus, il capitalismo si è rivolto all’essere umano, al’estrazione e

Pane, Rose e Banda larga?

Le reti in fibra ottica di proprietà pubblica non significano solo Wi-Fi gratuito. Dalle energie alternative ai trasporti intelligenti ma soprattutto passando per un ingaggio orizzontale, partecipativo e dal basso possono diventare la “spina dorsale” di una nuova economia socialista e verde che si opponga al delirio del fondamentalismo neo-liberista e dei revival sovranisti.

I ragazzi del Palo

Anni prima, quando era ancora l’epoca della città, qualcuno doveva avere abbattuto il palo portante di una telecamera e con un coltello ci aveva inciso vari segni e scritte, per poi abbandonarlo. Loro lo avevano trovato, piantato in mezzo al prato ed eretto a totem della banda. Da allora erano conosciuti come I Ragazzi del Palo.

Il machine learning del crimine

Dalle “martellate luddiste” contro la vetrina della gioielleria alla creazione di volti finti e fino alla replicazione di voci attraverso software d’intelligenza artificiale: nel Crime restano le narrazioni sovversive per eccellenza, quelle più in grado di portare a galla le contraddizioni dell’epoca in cui viviamo.

Vedere l’epoca in cui si vive. Intervista a Philip Di Salvo

“Big data”, IA, capitalismo di sorveglianza. L’avanzamento tecnologico è accompagnato da brucianti contraddizioni, quali le nuove forme di sfruttamento, i “pregiudizi algoritmici” e il controllo pervasivo. Ne abbiamo parlato con Philip Di Salvo, esperto di whistleblowing, sorveglianza e hacking.

La guerra dei dati e il nemico invisibile. Intervista a Carola Frediani

“Big data”, intelligenza artificiale, sorveglianza degli utenti: nuove forme di sfruttamento e relativi impatti politico-sociali. La Rete e le battaglie ancora possibili per renderla libera e orizzontale. Ne abbiamo parlato con Carola Frediani, esperta di tecnologia, cybersicurezza e privacy.

THE AGE OF SURVEILLANCE CAPITALISM

“Benvenuti” nell’epoca del capitalismo di sorveglianza. Il nuovo panottico è digitale, un Grande Altro che, attraverso l’accumulo dei nostri dati, agisce come un dispositivo di controllo simile a un super-ego collettivo in grado di gestire e orientare da remoto i comportamenti umani, per monetizzarli. Se prima eravamo "forza lavoro", ora siamo anche “materia prima”. Lo racconta Shoshana Zuboff nel

SO WHAT?

Il cubicolo è piccolo, blu. Le pareti di plastica sono talmente lucide che riflettono il suo viso, il monitor, la luce azzurra dello schermo. Di fronte, di lato, di trequarti. Si vede moltiplicata all’infinito. Sempre virata al blu. Cos’è la realtà, ormai, se non una sequenza di intermediazioni affettive e percettive regolate dalla macchina?

DALLA SOCIETÀ DISCIPLINARE ALLA SOCIETÀ DEL CONTROLLO: SIAMO TUTTI HARRY CAUL

Ci monitoriamo l’uno con l’altro perché nella società del controllo il nostro compito è vigilare. Non ci interessano nemmeno più i concetti di privacy o di generica sicurezza, noi siamo il suddito che ha introiettato il potere del sovrano, e lo utilizziamo per essere certi di rimanere sudditi.