Dalle “martellate luddiste” contro la vetrina della gioielleria alla creazione di volti finti e fino alla replicazione di voci attraverso software d’intelligenza artificiale: nel Crime restano le narrazioni sovversive per eccellenza, quelle più in grado di portare a galla le contraddizioni dell’epoca in cui viviamo.
UK, primi anni ’80: la guerra per le Falkland è persa, la Brexit già stata sancita, Alan Turing non è morto e ha dotato di intelligenza artificiale una serie di avveniristici androidi. Nel suo ultimo romanzo, "Macchine come me", Ian McEwan gioca col nastro del tempo in maniera spiazzante, accelerando il futuro nel passato e bersagliandoci di quesiti sul presente.