Con “I morti non muoiono” Jim Jarmusch dirige la messinscena nel limbo sottile e dissacrante che esiste tra cinema e realtà, tra satira e politica, tra la seria criticità del presente contemporaneo e un’inarrestabile risata che ci seppellirà.
“Ghoul”, la miniserie horror indiana uscita lo scorso anno su Netflix, immaginava una realtà distopica in cui il nazionalismo al potere esercitava misure di controllo e repressione degne del Terzo Reich. Un’ambientazione dominata da odio e paura che, a ben vedere, si rispecchia nell’India contemporanea e nelle attuali elezioni del Paese.