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TREDICESIMO-PIANO


lun 8 febbraio 2021

IL GRANDE INCUBO DI DOMINIC MORGAN

L’assalto lanciato dalla community di Reddit per far schizzare le azioni di GameStop e altri titoli ha minato le fondamenta della vecchia finanza e sembra stia riscrivendo le regole del gioco. Dominic Morgan, che all’ombra delle crisi e nel caos generale ha sempre dormito sonni tranquilli, sapendole ribaltare a suo favore, adesso fatica ad assopirsi. Non riesce a distogliere il pensiero da un grande incubo.

Dominic Morgan, il faustiano Ceo della NYL nella serie tv Diavoli – liberamente tratta dall’omonimo romanzo di Guido Maria Brera –, riflette sulle vicende di Reddit e GameStop, e per la prima volta non riesce a prendere sonno.

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È raro che io fatichi a prendere sonno. Ho le mie preoccupazioni, ma non mi scalfiscono più di tanto. Il mio carattere e l’intangibilità del mio potere sono una protezione eccellente. Queste settimane stanno mettendo alla prova, però, gli architravi su cui poggia il sistema in cui credo. In fondo, l’unico possibile. Le vicende di GameStop e dei titoli che si sono aggiunti, l’assalto della community di Reddit, sono una minaccia consistente. E sì, dormire mi riesce con meno semplicità.

Le vicende di Reddit e GameStop fanno vacillare gli architravi del sistema in cui credo. In fondo, l’unico possibile.

In sé, il fatto è quasi banale. Lo squeeze degli short è una prassi di mercato. Alcuni guadagnano, altri perdono: niente di straordinario. In sé, la singola operazione su GameStop sarebbe stata perfetta nella nostra narrazione. Quelli come noi si nutrono di storie di guadagni improvvisi e grandi crash. Siamo contenti di fronte all’impresa eccezionale, che spezza la linea di superficie come un pesce e mostra che l’evoluzione è sempre in divenire. Tutto ciò fa il nostro gioco. Spinge al desiderio di successo individuale, alimenta il nostro motore.

La novità di queste settimane è in prospettiva: il problema sistemico che un nuovo esercito di sonnambuli finanziari potrebbe innescare. Perché fin quando siamo noi a combattere nella nostra arena, la sfera del controllo contiene ogni passaggio. Ma stavolta è molto diverso.

La collettività degli investitori ha avvertito il cambio di paradigma monetario.

Intanto è pericoloso il contesto che ha creato le condizioni. La mole di liquidità a disposizione del sistema non prevede più gli short. Il nuovo mantra è che nessuno può restare indietro. Fiat money diventa la risposta a tutto e il fallimento viene derubricato a evento impossibile. Perdono senso, così, le scommesse speculative contro industrie decotte, se tutto deve sopravvivere attraverso volumi di denaro che sono accanimento terapeutico. Perdono senso le valutazioni, senza la possibilità del fallimento.

La collettività degli investitori ha avvertito il cambio di paradigma monetario. E facendosi forte di un bull market quasi senza precedenti, concepisce solo il verbo comprare. Lo fa a mani basse, concentrandosi sui titoli più sottovalutati del mercato. Quelli bastonati e venduti allo scoperto da fondi specializzati. Nell’irrazionalità del caos che si sprigiona, c’è una logica innegabile.

Le WallStreetBets di Reddit stanno formando un esercito di soldati e terroristi finanziari. Uomini e macchine che si uniscono per minare il sistema. Sono in grado di colpire ovunque, attaccare ogni ganglio, e al momento non sembrano esistere barriere per fermarli. Le fondamenta della finanza sono in pericolo. Di fronte c’è una coalizione che mette assieme, in giro per il pianeta, decine di milioni di persone.

Ai piccoli trader sembra di essere i nuovi baluardi della libertà, che combattono in nome del popolo. A noi sembra di assistere alle scene finali di Joker, in cui il popolo mascherato si riversa nelle strade. La viralità di questa vicenda, l’impatto sull’immaginario, sono di una potenza sconosciuta.

Vedo un fil rouge che raccorda il caso GameStop a due eventi capitali del nostro presente: la pandemia e l’assalto a Capitol Hill. Perché tutto ciò che sembrava isolato diventa sistemico. Il virus conquista il singolo organismo e si propaga fino a minacciare la collettività. Le teorie del complotto entrano nel Congresso e aggrediscono la democrazia. Gruppi di trader irrilevanti si aggregano e crescono fino a far tremare Wall Street.

Che vengano giù teste nel mondo degli hedge fund, non mi preoccupa. È un danno collaterale. Anzi, ogni tanto la caduta di qualche big guy è salutare: certifica la democraticità del complesso. No, è altrove che rivolgo la mia attenzione: ai rischi sistemici.

Vedo un fil rouge che raccorda il caso GameStop a due eventi capitali del nostro presente: la pandemia e l’assalto a Capitol Hill.

La vera emergenza sarà gestire la vertiginosa liquidità in circolazione. Dobbiamo essere pronti a una grande repressione finanziaria, quando il tempo verrà, certo, perché adesso sarebbe prematura. Se la caccia a tutti gli short dovesse partire, il mondo finanziario rischierebbe il collasso. E con lui, il mondo in generale. Salterebbero le correlazioni su cui poggia la FinTech e gli algoritmi impazzirebbero. Soprattutto, emergerebbe la consapevolezza collettiva di poter realmente incidere sui mercati. Questo è il problema principale. Dalla distruzione creativa controllata e dalla finta rivoluzione permanente, passeremmo al caos perpetuo.

Sono gli stessi rischi del 2009, ma con un dna e un aspetto diversi: non più il sistema che implode per i suoi eccessi, ma il sistema che esplode per le cure a cui è stato sottoposto. La shock therapy che è stata cura della pandemia, potrebbe trasformarsi in morbo. E potrebbe concludere il lavoro della Great Financial Crisis, un’altra occasione in cui il grande pericolo proveniva dalla perdita del controllo.

I piccoli investitori aggregati dai social network sono come sciami. Colpiscono con violenza improvvisa, si muovono in maniera imprevedibile. E invece la nostra forza si basa sulla prevedibilità dei comportamenti, sull’indirizzo dei flussi di capitale, sulla misurazione e la manipolazione delle pulsioni. Richiamarci al libero mercato, alla libertà individuale, ovviamente è un’apparenza. Una grande finzione. Per noi ogni cosa ruota intorno al controllo di quanto accade: perdere il controllo è l’unica paura che può tenerci svegli.

Tutti questi guerrieri, pronti a combattere per la libertà dei mercati, non si rendono conto che il 99% di loro finirà con le ossa rotte. In ogni caso, qualunque sia lo scenario. Perché il banco vince sempre ma se perde sono guai per chiunque. Potrebbe darsi che questa storia verrà adattata in forma di film, libri, serie tv, e vorrebbe dire che avremmo vinto noi ancora una volta. Ma prima di riuscire a prendere sonno, rifletto e ammetto che il finale, stavolta, potrebbe non essere ancora scritto.


La nuova edizione de I diavoli, il romanzo di Guido Maria Brera da cui è liberamente tratta la serie tv sky.
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