Decodificare il presente, raccontare il futuro

TREDICESIMO-PIANO


sab 3 dicembre 2016

QUESTA È ANARCHIA

C’è un piano sopra “House of Cards”, un piano che dall’alto manipola tutto. La biofinanza influenza le nostre vite. I capitali girano a una velocità inaudita perché hanno delle loro fibre per mandare delle informazioni il più velocemente possibile. Questa è l’anarchia totale: una macchina con intelligenza artificiale che impara persino ad imparare, unita al capitale virtuale che ormai ha un potere enorme

Vi raccontiamo questo periodo di interregno, rubando una definizione gramsciana: quando il vecchio finisce e non c’è un nuovo che arriva – o meglio – il nuovo tarda ad arrivare, c’è la crisi. L’interregno è nella nostra vita sociale, nell’economia, nella tecnologia. L’interregno è anche nella finanza.
La finanza è un po’ come l’acqua: è sistemica, manipola le nostre vite. Mentre prima era uno strumento per portare i soldi all’economia reale, oggi è uno strumento di condizionamento politico e biopolitico. Condiziona le vite di tutti noi.
La finanza è un po’ sopra “House of Cards”. C’è un piano sopra “House of Cards”, un piano che dall’alto manipola tutto ed è più difficile da raccontare. Insistiamo sulla componente biopolitica della finanza: se indaghiamo le scelte che fanno i protagonisti della finanza, capiamo che esse non sono solo legate al profitto di breve, medio o lungo periodo. Sono decisioni che influenzano le vostre vite.
Perché si è verificato tutto questo? Per una serie di ragioni, ma una è emblematica. A un certo punto c’è stata una grande esplosione del debito, a causa dei tassi di interesse sempre più bassi che hanno invogliato l’esplosione del debito. Questo debito è passato per le mani di tutti gli operatori.
È un debito pubblico e, come tale e per ovvie ragioni, modifica le nostre vite. Quindi i possessori di debito pubblico chiedono austerity, chiedono riforme e si affannano a entrare dentro la carne delle persone. Questo è partito con il neoliberismo, con dei tassi molto bassi. Ovvero: la scelta deve essere del singolo e non dello Stato e se do un tasso basso al singolo, il singolo ha la possibilità di farsi fare credito dalle banche. Così le banche diventano il nuovo welfare state. Non è più lo Stato.
A quel punto l’individuo può decidere liberamente se prendersi una polizza vita, se pagarsi gli studi, se farsi un’assicurazione sanitaria. Tutto questo accade grazie alle banche che diventano il nuovo welfare state. Quindi: esplosione del debito, esplosione dei debiti pubblici, finanza che gestisce i debiti pubblici e che, dunque, assume un ruolo politico volente o nolente.
Ma noi pensiamo che questo ruolo non se lo sia preso la finanza, ma glielo abbiano dato altri in nome di un liberismo eccessivo.
I mercati sono come una stanza priva di luci, ma c’è qualcuno che decide cosa farvi vedere e cosa no. Accende ogni volta un occhio di bue. Questo signore si chiama Derek Morgan. Vuole preservare il dominio dell’uomo sul resto. Combatte contro i flussi di capitali anarchici, vuole fare i soldi per il potere, sul lungo periodo.
I flussi di capitale sono una forza completamente nuova, una forza invisibile che ha un potere condizionante sulla nostra vita, la plasma, ma senza un preciso intento politico. Sono delle meccaniche che sfuggono alla scelta dell’uomo e sono affidate alle macchine.

Un trittico di Francis Bacon, fatto durante la Seconda guerra mondiale, presenta esseri deformanti. Le linee e le fattezze diventano sangue, ossa, tessuti. Guardando questo quadro, pensate a cosa potrebbe accadere se le macchine cominciano a incamerare volumi enormi di informazioni, fanno girare algoritmi a velocità inaudite, riconoscono i bug, metabolizzano i virus e li disorientano.
Quando quelle macchine incontrano i flussi virtuali di capitale e devono prendere delle decisioni, cosa succede?
Quelle macchine vengono chiamate “acciai”, perché vengono messe sotto le Borse di tutto il mondo. I capitali girano a una velocità inaudita perché hanno delle loro fibre per mandare delle informazioni il più velocemente possibile.
Questa è l’anarchia totale: una macchina con intelligenza artificialeche impara persino ad imparare, unita ai capitali virtuali che oramai hanno un potere enorme, visto che le Banche centrali hanno stampato trilioni di dollari in cinque o sei anni.
Qual è il potere plasmante? “Quando i flussi di capitali sfociano impetuosi, scintillano le mille luci delle metropoli. Deperisce e muore nell’abbandono, nel buio e nel silenzio ciò da cui si allontanano”. Ecco la desertificazione delle metropoli. Abbiamo visto la Brexit. Abbiamo visto Trump, ovvero la Lehman del centrismo, il capitale che si è mosso e ha creato ricchezza da un lato, togliendolo dall’altro.
Le metropoli così si scompongono, si lacerano come nel quadro di Bacon con fratture irrimediabili: le periferie rimangono sempre più isolate e si oppongono a scintillanti centri del lusso e dei servizi.
C’è una componente completamente anarchica che innesta dinamiche complesse e circolari. Pensate ai dipendenti di grandi aziende che vengono obbligati a investire nei fondi pensione, ma i fondi investono nei fondi speculativi gestiti con questi algoritmi. Quei fondi speculativi comprano debito pubblico, impongono l’austerity e l’austerity impone il licenziamento e la precarizzazione di quegli stessi dipendenti a cui veniva chiesto di investire nei fondi pensione.
Questa è anarchia.
Qual è il futuro? Uno è armonico, dove la tecnologia non è padrona ma schiava dell’uomo e lo aiuta nelle sue scelte. L’altro è distopico, dove le macchine hanno preso il potere di scelta dell’uomo e lo hanno addormentato.
Guarda qui il discorso di Guido Brera (n. 6)

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