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MONITOR


mer 4 maggio 2016

LA FRANCIA DICE NO AL TTIP

«E poi il TTIP sta diventando un simbolo per i movimenti europei di protesta. Ci saranno continue manifestazioni di piazza, a ridosso della firma del trattato. Lavori per incendiare il continente, Derek. E lo chiami “equilibrio”.» – TTIP: La maschera di Halloween, I Diavoli
4 MAGGIO 2016 – Mentre per sabato 7 maggio è attesa in Italia una grande manifestazione nazionale del fronte «Stop TTIP», la sezione olandese di Greenpeace ha diffuso 16 documenti di 248 pagine che per la prima volta fanno luce su alcuni dei punti più controversi del trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti. L’accordo, considerato dal nobel per l’economia Joseph Stiglitz “pessimo e iniquo”, è stato negli ultimi anni al centro di numerose proteste che denunciavano soprattutto la totale assenza di trasparenza che ha accompagnato la sua formulazione. Nel frattempo, ieri il presidente francese Hollande si è schierato apertamente contro il trattato. Nel suo discorso di chiusura al convegno per celebrare l’ottantesimo anniversario della nascita del Front Populaire, Hollande ha dichiarato: «Noi non siamo per il libero scambio senza regole. Non accetteremo mai la messa in discussione dei principi essenziali per la nostra agricoltura, per la nostra cultura, per la reciprocità nell’accesso al mercato pubblico». Qualche ora dopo le dichiarazioni di Hollande, il segretario di Stato francese per il commercio estero Matthias Fekl, che guida le trattative per la Francia, è stato intervistato su radio Europe 1 e ha detto che il blocco dei negoziati è «l’opzione più probabile». Ha anche spiegato di essere stato «l’unico membro di un governo europeo a dare l’allarme già nel 2015», per «lo spirito» con cui gli Stati Uniti stanno portando avanti le trattative: «Denuncio da un anno l’atteggiamento degli Stati Uniti. Noi vogliamo reciprocità. L’Europa propone molto e riceve in cambio molto poco. Questo non è accettabile». Secondo il Guardiandunque, la firma dell’accordo «sembra essere lontana più che mai».
«Sosterrete le politiche neo-mercantiliste di alcuni Stati europei e asiatici che considerano gli USA come il mercato principe. E sosterrete le platform companies americane che non esportano e si insinuano nei Paesi che glielo permettono, senza doversi preoccupare di ingerenze politiche» – TTIP: La maschera di Halloween, I Diavoli

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