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gio 12 maggio 2016

IL PROGRAMMA “VERDE” DI SADIQ KHAN

Anche il pianeta Terra è retto da un’infrastruttura invisibile. Oggi lo scambio tra uomo e natura è diventato controllo dell’uno sull’altra. Abbiamo estratto dall’ambiente più di quanto servisse, abbiamo stravolto l’equilibrio: non sono i bisogni a guidare la produzione, ma è la produzione a indurre bisogni. E alcuni dicono che siano falsi – Green Economy, I Diavoli
13 MAGGIO 2016 – In un’intervista rilasciata ieri al Corriere della Sera, il neo sindaco di Londra Sadiq Khan ha indicato tre priorità per la sua amministrazione: «integrazione, sicurezza e inquinamento». A partire dal fatto che, in aperta polemica con Donald Trump, Khan si augura che «la mia campagna e la mia vittoria possano far capire anche al mondo politico statunitense che l’unione può vincere sulla divisione», il primo cittadino della capitale britannica ha le idee chiare sul futuro: se il suo predecessore – il conservatore pro Brexit Boris Johnson – «ha portato sulle strade di Londra un autobus che costa 319.000 sterline a esemplare, che ha due rampe di scale e quindi non è adatto ai disabili, che ha finestrini che non si aprono e una batteria con problemi», Khan punterà invece su standard più sostenibili a livello ambientale : «Se i sindaci delle più grandi città dicessero tutti vogliamo solo autobus super ecologici perché ci teniamo all’ambiente – dichiara al Corsera – verrebbero prodotti ottimi autobus verdi a un prezzo accessibile».
Che si tratti di integrazione oppure di inquinamento, dunque, secondo il primo sindaco musulmano londinese, l’unione fa la forza e solo un cambio di passo condiviso a livello europeo nelle politiche ambientali potrà assicurare alle generazioni future un mondo più giusto e più “verde”. Durante la campagna elettorale, il neosindaco aveva indicato la riduzione dell’inquinamento dell’aria come uno degli obiettivi principali da raggiungere, anche tramite la creazione di una Ultra-Low Emission Zone (ULEZ – Zona a emissioni Ultra-basse), entro il 2020. Secondo Simon Birkett, direttore di “Clean Air in London”, «per avere finalmente un’aria più pulita, Sadiq Khan è una scelta migliore rispetto a Zac Goldsmith. Mi sembra davvero appassionato alle tematiche ambientali e credo voglia realmente fare qualche cosa». «Per me – ha aggiunto – quello di cui abbiamo bisogno è una rivoluzione per l’aria pulita che metta al bando i diesel». Nel suo programma, Khan ha presentato diverse proposte per migliorare la qualità dell’aria come quella per introdurre “percorsi più puliti” per andare a scuola e per rendere l’uso della bicicletta più facile e sicuro. In più, il neosindaco chiede al governo di introdurre incentivi per agevolare chi vuole passare a macchine più verdi. La sua elezione è stata benvenuta anche da ClientEarth, lo studio legale coinvolto nella causa che contrasta i piani governativi per ridurre l’inquinamento.
Le promesse di Sadiq Khan toccano anche l’autoconsumo e l’aiuto al fotovoltaico di piccola scala. La sua intenzione è «ampliare l’utilizzo di energia solare in tutta la città e sostenere le comunità che vogliono organizzare dei sistemi autonomi di generazione pulita». Anche l’amministrazione dovrebbe fare la sua parte, con l’installazione di pannelli solari sugli edifici e sul suolo pubblico.
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