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MONITOR


mer 11 maggio 2016

TRUMP VINCE IN WEST VIRGINIA E NEBRASKA

1 democratico su 3 voterebbe repubblicano a novembre se l'alternativa fosse Clinton

“Sei impazzito. La mia famiglia è repubblicana da quando esiste il Grand Old Party.” “Anche la mia” risponde calmo Derek, senza cambiare espressione. “Ma Hillary incarna il sistema. Pensaci. Hillary rassicura i nostri a Wall Street e pure la lobby degli idrocarburi. Hillary porta in dote le relazioni ereditate dagli anni Novanta in Medio Oriente. Hillary non si espone sulle armi. Alcuni la odiano perché è un prodotto dinastico, altri perché è donna, altri ancora perché rappresenta l’establishment. Hillary non mobilita, certo. Ma l’impresentabilità di Trump è la sua forza.” – Il male minore, I Diavoli
11 MAGGIO 2016 – Le primarie in West Virginia e Nebraska che si sono tenute ieri non cambiano di molto la situazione complessiva che rimane abbastanza incerta su tutti i fronti. Donald Trump ha stravinto in entrambi gli Stati, mettendo definitivamente la parola fine alla corsa di Ted Cruz e ipotecando forse una volta per tutte la nomination repubblicana. Nonostante il miliardario sia rimasto l’unico in lizza per il Gran Old Party, tuttavia, l’obiettivo di 1237 delegati non è stato ancora raggiunto e dunque, almeno su base teorica, la partita non può dirsi chiusa, anche perché all’interno del suo partito i mal di pancia sono numerosi e la speranza è che si possa arrivare ad una convention “contestata”. Per quanto riguarda la corsa democratica, Hillary Clinton perde di oltre 15 punti contro Sanders in West Virginia, dove il senatore del Vermont era favorito essendosi la Clinton espressa contro l’industria del carbone che è la principale fonte di lavoro in questo Stato di minatori. Nel 2008 la candidata democratica aveva battuto Obama con 40 punti di vantaggio, ma le sue dichiarazioni sull’industria delle rinnovabili, lo scorso marzo, hanno inevitabilmente allontanato buona parte del suo elettorato che in larga maggioranza (il 55%) ieri ha sostenuto Bernie Sanders. Posto che il socialista ha dichiarato che “Su un punto io e Hillary siamo d’accordo: dobbiamo battere Trump”, gli ultimi risultati sono incoraggianti e potrebbero spingerlo a dare battaglia alla convention di Philadelphia, contestando la scelta di quasi tutti i superdelegati di schierarsi con la sua avversaria. In questo quadro secondo un sondaggio condotto dalla CNN, un elettore democratico su tre è disposto, in West Virginia, a votare per Donald Trump a novembre, e non per l’ex first lady. Anche se si tratta di uno Stato in cui la Clinton ha sempre avuto poche chance di vittoria, le intenzioni di voto raccolte dall’emittente televisiva confermano che il tyicon newyorkese è favorito negli Stati più poveri e tra gli elettori a più basso reddito e livello d’istruzione. E anche altri sondaggi riguardanti alcuni Stati considerati “in bilico” come Ohio Pennsylvania e Florida, si muovono nella stessa direzione: il vantaggio della Clinton su Trump si assottiglia sempre di più e dunque gli esiti del voto di novembre sono più che mai incerti.
Nel frattempo, nella corsa alle elezioni presidenziali USA, fa capolino Sadiq Khan, il primo musulmano eletto alla guida della capitale britannica. “Se Donald Trump diventa presidente mi sarà impedito di andare negli Stati Uniti a causa della mia fede, questo significa che non potrò collaborare con sindaci americani e scambiare idee”, aveva dichiarato i giorni scorsi il neo sindaco di Londra in un’intervista al Time. Una provocazione alla quale il candidato repubblicano ha risposto proponendo una deroga al divieto che intende porre, se eletto alla Casa Bianca, all’ingresso degli islamici negli Stati Uniti: “Ci saranno sempre delle eccezioni”, ha detto Trump, “Se lui farà un buon lavoro, sarà fantastico”.
«Al riparo dell’ombra, fra i turisti di tutto il mondo, penso a come oggi le nuove barriere fra gli esseri umani siano cardine, fondamenta e colonne del grande dispositivo della crisi che domina l’Europa. Chi è in grado di maneggiare questo strumento, vince e governa. Chi lo subisce, viene schiacciato» – Muri di mare e muri di terra, I Diavoli

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